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mercoledì 23 maggio 2012

Da noi la primavera arriva in ritardo

Siamo una città ritardata, e mi riferisco, nello specifico, all’ordine temporale. Per esempio da noi la primavera arriva in ritardo, e non arriva con il garrire delle rondini ma con le note della banda cittadina, se non altro per tener fede al vecchio adagio che recita: “una rondine non fa primavera”. E’ tanto vero che allo stesso modo è possibile recitare che: “una banda non fa primavera”. Da noi la primavera arriva il 20 di maggio. Una banda “fuori tempo” che per chi viaggia su pentagramma non è proprio il massimo, e che non si riferisce esclusivamente al tempo musicale, ma soprattutto al tempo sociale. Una banda musicale della cittadinanza ne rappresenta il cuore, scaturisce, per storia e tradizione, da questa. I musicanti sono tra i figli più semplici della comunità dove vivono. Questo per dire che le note della banda musicale municipale hanno da sempre accompagnato e scandito, per empatia e solidarietà, tutti i tempi vissuti dalla città, tempi di gioia così come tempi di tristezza, tempi di commosse partecipazioni così come tempi di grandi aperture di fratellanza con altri paesi. Non è un caso che nei disgraziati tempi di guerra la banda municipale viene sostituita dalle bande reggimentali delle varie forze armate, e lì è una musica diversa. Ecco è la seconda volta che la banda cittadina sbanda. Si abbandona a distorsioni dettate da tempi amministrativi, tempi che in alcun modo sono tempi musicali. Nel 2009 dopo la manifestazione sui rifiuti suonando su commissione sulla rabbia dei cittadini ed ora annunciando la primavera con colpevole ritardo per di più in un giorno di grande dolore, non solo per la città ma per l’intera nazione, colpita da un attentato ad una scuola di Brindisi e la morte di una studentessa ed un terremoto devastante nell’Emilia. L’affanno delle realizzazioni particolari allontana a volte dal cuore della comunità che non può essere ignorato ed insieme si porta via quell’empatia e quella solidarietà semplice alle quali ci siamo legati e riferiti nei fondamentali momenti della nostra vita: la musica.

venerdì 20 gennaio 2012

Siena: Al via il percorso "Fare i conti con la crisi"

Si chiama “Fare i conti con la crisi” il progetto pilota delle Acli di Siena e realizzato in collaborazione con il Caf Acli regionale a partire dal 23 gennaio in due scuole della provincia senese e contemporaneamente a Firenze.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle quarte classi grandi degli istituti Bandini e Caselli, vuole insegnare a comprendere le risorse a disposizione, spingere i giovani verso un consumo sostenibile e aiutarli anella corretta gestione del bilancio domestico.

“Queste esigenze – spiega Francesco Rossi, presidente delle Acli Siena – sono oggi tanto più avvertite per la consapevolezza che l’attuale crisi è più grave di quanto precedentemente avevamo percepito; si ripercuote sulle microeconomie, sui comportamenti degli individui e delle famiglie”.

Il percorso prevede lezioni di economia, matematica, politiche aziendali e sociali, approcci psicologici e comportamentali, perché “la crisi –spiega Morgana Caltabiano, responsabile Punto famiglia Acli Siena – condiziona prima di tutto gli approcci relazionali”.

Ampio spazio sarà infine dato al lavoro: “Vogliamo stimolare – continua Rossi – gli studenti e le famiglie a parlare delle questioni di maggior interesse e sviluppare insieme un più ampio lavoro per aiutare chi ha bisogno sostegno”.

ACLI-di Maria Chiara Sabato