Possiamo stare tranquilli, le
analisi dell’Arpa confermano la salubrità delle acque del nostro mare.
Anche l’assessore civico,
all’ambiente rassicura che le strisce di colore marrone, che tanto preoccupano
i bagnanti, e che compaiono in un determinato orario della giornata, non è
altro che plancton e nella fattispecie “guido plancton”, come da comunicato
ufficiale del Comune del 8 agosto u.s.
Intanto diciamo subito che il
plancton è scientificamente definito come complesso degli organismi animali e
vegetali, spesso di dimensioni microscopiche, che vivono sospesi nella massa
acquea dolce e marina in balia delle correnti, e che rappresentano l'alimento
fondamentale di molti pesci e mammiferi marini.
Tutto chiaro? Forse.
Due cose attirano la nostra
attenzione e dovrebbero avere il conforto di un chiarimento.
La prima: la comparsa in un
determinato orario della giornata, come dire, è un plancton quasi con
comportamento ossessivo, tipo impiegato ministeriale, che si aggrega sì alla
superficie del mare ma, bisognerebbe riconoscere, non sempre con le stesse
condizioni meteomarine. (Così come da tavolo istituzionale sul ciclo delle
acque).
La seconda: si tratta di
“guido plancton” sottospecie che con tutta la buona volontà non siamo riusciti
a trovare nella classificazione generale del plancton anche per poterne leggere
le caratteristiche.
Come dire, sarebbe una
sottospecie di natura locale classificata “guido” vale a dire che è “robba de
casa nuesta” anche perché le penne di gallina, le masse galleggianti marroni a
spire di voluta e la cellulosa cosa c’entra con il plancton?